"Io credo di non essere responsabile del significato o dell'assurdità del vivere,
invece credo di essere responsabile di quello che faccio personalmente con la mia propria, irripetibile vita"
(Hermann Hesse)


martedì 31 agosto 2010

Assignment 9

L'esperienza del blog non si conclude qui per me, ma continuerà!!! Mi piace il fatto di poter condividere con altri i miei pensieri, le mie passioni, poter creare cose in cui esprimo me stessa, sia che si parli di assignment o altro. L'idea del blog è stata grandiosa, perchè ci siamo evitati il solito esame noioso, e soprattutto abbiamo discusso di temi che, seppur sempre legati al mondo dell'informatica, ho trovato estremamente interessanti. Insomma approvo al mille per cento questo connubio esame-blog e spero che l'iniziativa perduri nel tempo!!!!

venerdì 20 agosto 2010

Ho dormito con te tutta la notte

Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare, nell'isola.
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno,
tra il fuoco e l'acqua.

Forse assai tardi
i nostri sogni si unirono,
nell'alto o nel profondo,
in alto come rami che muove uno stesso vento,
in basso come rosse radici che si toccano.

Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava,
come prima,
quando ancora non esistevi,
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi occhi cercavano
ciò che ora
- pane, vino, amore e collera -
ti do a mani piene,
perché tu sei la coppa
che attendeva i doni della mia vita.

Ho dormito con te
tutta la notte, mentre
l'oscura terra gira
con vivi e con morti,
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava la tua cintura.
Né la notte né il sonno
poterono separarci.

Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra,
d'acqua marina, di alghe,
del fondo della tua vita,
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora,
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.

---Pablo Neruda---


giovedì 19 agosto 2010

mercoledì 11 agosto 2010

Cantorum

Il Cantico dei Cantici o semplicemente Cantico ( שיר השירים, shìr hasshirìm, Cantico sublime) è un testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana.È scritto in ebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la redazione definitiva del libro è avvenuta in Giudea nel V-III secolo a.C. ad opera di un autore ignoto, sulla base di qualche testo più antico (risalente forse X secolo a.C.).È composto da 8 capitoli contenenti poemi d'amore (con alcune implicite allusioni erotiche) in forma dialogica tra un uomo (anonimo) e una donna ("Sulammita").

]Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
[7]Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio.


sabato 7 agosto 2010

Assignment 8

L'argomento delle Open Resources mi ha molto interessato. Quasi per caso mi sono imbattuta nell'"Open Educational Resources in Italy" ancor prima di leggere questo assignment, però non l'ho trovato molto utile, nel senso che è abbastanza povero di materiale. Questo perchè molti di noi sono ignari dell'esistenza di Open resources, poche persone= poco materiale caricato.

Ho già accennato della mia esperienza personale con le Open resources nell'assignment 7; certamente positiva, riuscì a trovare video sull'evoluzione dell'embrione fatti veramente bene, oltre a immagini ben selezionate e una spiegazione sottotitolata in inglese veramente accurata. ( ho postato i link nell'ass. 7). Credo che il loro contributo nel superamento dell'esame sia stato notevole; quindi è molto utile ricordarsi delle Open Resources nei momenti di buio profondo!!!

Mi è piaciuto molto l '"Open Courseware Consortium ", ho trovato interessanti testi e tracce audio sulla medicina e sulla salute pubblica nella storia americana.

Assignment 7

Vorrei commentare le storie 2 e 3 che mi hanno fatto riflettere sul ruolo di noi studenti e dei nostri professori. Prima però posto un link che ho trovato curiosando sulla rete. Parlando di "Open Educational Resources"
http://ocw.mit.edu/index.htm

Università del Massachusetts, qui si possono trovare testi, video, insomma materiale di vario genere su molti corsi universitari. Ovviamente la parte che interessa a noi studenti di Medicina si trova nella sezione Health Sciences and Technology .
Enjoy!!!!



Storia 2

"uno studente consapevole che conduce in prima persona il processo di apprendimento, recependo le proposte degli insegnamenti ma svolgendo nel contempo un ruolo critico, talvolta operando selezioni e integrazioni". Un Cosmopolitismo, quello di internet, abbatte i muri delle convenzioni... anche quelle del piano di studi! . L'apprendimento non deve basarsi su un'unica autorevolezza, che, per quanto illustre, darà sempre un unico parere in merito a una questione. Lo studente deve avere la possibilità di confrontarsi con altre fonti, integrandole, selezionandole. Siamo liberi di costruirci il sapere scegliendo cosa per noi è appropriato e cosa non lo è: sfruttiamo cioè il nostro senso critico.
Personaliziamo il nostro piano di studio e soprattutto ci rendiamo attivi: evitiamo di essere contenitori passivi di conoscenza.

Storia 3

Bella la domanda che conclude questa storia: "in che misura possono essere “proprie” le cose che insegnamo?"
Il sapere non è proprietà di nessuno, almeno per ora! Passa da uomo in uomo per essere tramandato, per mantenersi vivo, così passa da maestro in allievo dai tempi dei tempi. Come ci poniamo di fronte a ciò che insegnamo? Ci immagino come tedofori all'Olimpiade, mezzi che la conoscenza usa attraverso i secoli per restare sempre ardente. Non si può imprigionare il sapere nelle nostre abitudini, nelle nostre congezioni. "Panta rei os potamòs" (dal greco πάντα ῥεῖ), tradotto come "Tutto scorre come un fiume", così affermava Eraclito: niente resta uguale a prima, neanche il sapere, che muta costantemente nel tempo; chi insegna ha il dovere di stare al passo coi tempi, usare i mezzi tecnologici a disposizione, aprirsi a nuove vie di insegnamento, collaborando ad esempio con università lontane e non restare chiusi come 50 anni fa. Ora che si hanno le possibilità, perchè non sfruttarle?

venerdì 6 agosto 2010

Big Fish - Tim Burton

MATRIOSKA delle PREFERENZE
una delle scene preferite di uno dei miei film preferiti del mio regista preferito

Assignment 7 storia 1

La prima storia mi ha fatto ripensare a quando preparavo l'esame di Anatomia I, non che i nostri professori assomiglino al professore di Sharon, ma l'uso di internet mi è stato di grandissimo aiuto: avevo trovato svariati siti di università americane dove grazie al contributo di video e immagini i miei dubbi vennero risolti. Ad esempio, utilissimo è stato il programma VisibleBody, in cui è possibile osservare il corpo umano in 3D. Era il mio riferimento principale per lo studio dei muscoli...
Altro esempio è l'esame di Istologia, curiosando nel sito del Dipartimento, vidi che il nostro professore aveva caricato dei link di università americane. Ero in uno stato di sconforto peso, quell'embriologia era un bel problema! Visitai i link e scoprì, con mio enorme sollievo, l'esistenza di video (in inglese) che in dieci minuti riuscirono a spiegarmi argomenti che non avevo capito in un pomeriggio intero!
Le lezioni online possono dunque essere un valido supporto per noi studenti, a disposizione in qualsiasi momento della giornata, soprattutto per coloro che, come sharon, hanno altre attività oltre allo studio.
lascio qui i link che avevo aggiunto tempo fa tra i miei preferiti
http://cna.uc.edu/embryology/contents.htm
http://www.med.upenn.edu/meded/public/berp/index.html
http://www.indiana.edu/~anat550/embryo_main/index.html


http://www.visiblebody.com/

veloce riflessione sul test di medicina 2010

1700 studenti a massacrarsi per soli 220 posti.
Questa è una grande infamia.

mercoledì 4 agosto 2010

Le origini del cocktail


La parola cocktail appare per la prima volta nell'edizione del 16 maggio 1806 del Balance and Columbian Repository che ne dava la seguente definizione:

"Cocktail is a stimulating liquor composed of spirits of any kind, sugar, water, and bitters." tradotto "Bevanda stimolante, composta di diverse sostanze alcoliche alle quali viene aggiunto dello zucchero, dell'acqua e dell'amaro."
La prima pubblicazione di una guida che includesse ricette di cocktail è del 1862: How to Mix Drinks; or, The Bon Vivant's Companion, del professor Jerry Thomas. Oltre alla lista delle solite bevande con mix di liquori, vi erano scritte 10 ricette che erano chiamate "Cocktails". L'ingrediente che differenziava i "cocktails" dalle altre bevande in questo compedio era l'uso degli amari, anche se questo tipo di ingrediente non si trova oramai quasi più nelle ricette moderne. Durante il Proibizionismo negli Stati Uniti (1919-1933), quando il consumo di alcool era illegale, i cocktail erano comunque bevuti negli "speakeasies". Durante questo periodo la qualità dei liquori era scadente rispetto ai periodi precedenti, per questo motivo i baristi tendevano a mescolare i liquori con altri ingredienti. Proprio durante questo periodo si fanno risalire le prime vere raccolte di ricette per cocktail dell'era moderna, soprattutto in Europa, con le 900 recettes de cocktail di Torelli nel 1927 a cura di Torelli (un barman di Parigi) e il The Sailoy Cocktail inglese del 1931. Anche cinema e letteratura hanno contribuito al successo dei cocktail. Secondo una leggenda invece, la parola Cocktail, che significa letteralmente "coda di gallo", ha origine dalla parola inglese Cock-Ale ovvero "Birra del Gallo": una miscela di liquori che veniva fatta bere ai galli da combattimento nel XVIII secolo. La bevanda così ottenuta, decorata con un numero di penne di coda di gallo corrispondente al numero degli ingredienti usati, veniva poi bevuta anche dagli scommettitori che avevano vinto.

Assignment 6

PubMed è una bella sorpresa! Spesso mi metto a curiosare su internet circa vari tipi di malattie, loro diagnosi o cure, peccato che il più delle volte ognuno esprime un parere diverso e allora: chi ha ragione? o meglio su quale voce possiamo fare più affidamento?. Tutti ci improvvisiamo medici o addirittura ci reputiamo tali e scriviamo fesserie! Non dico che ciò che è scritto su PubMed sia la verità, ma almeno c'è un minimo di controllo delle informazioni che contiene. Credo però che queste informazioni siano fin troppo specifiche per chi non ha un minimo di conoscenza in campo medico: ad esempio ho scritto "lupus erythematosus". L'Inglese è la minor difficoltà incontrabile nel sito, ciò che spaventa di più è la mole di risorse con cui si viene a contatto! quasi ci si perde! Sono stata soverchiata da una lista di altre patologie legate al lupus, ma non c'è un articolo che parta da una semplice domanda: cosa è il lupus erythematotus?. Si presuppone quindi che chi legge abbia già la conoscenza di cosa è il lupus?
Per carità, il sito è interessante, ma al momento non credo che ne farò uso, aspetto di aver studiato un pò più Medicina!

martedì 3 agosto 2010

Cocktail mon amour

Alexander




Angelo Azzurro



Cosmopolitan




Martini Dry


La trasparenza del suo sguardo aveva la purezza assoluta di Sirio quando brilla lontana nel cielo notturno, o di un Dry Martini preparato a perfezione che attraverso il bicchiere da cocktail emana la sua limpida luce.-

Banana Yoshimoto


Assignment 5, coda: social networking

Estremamente utile questo assignment! ho trovato nuovi social networking di cui prima , a essere sincera, ignoravo l'esistenza. Mi sono messa a curiosare tra i link che ha pubblicato il professore e ho scoperto Anobii; beh, niente a che vedere con Facebook! Posso prendere spunto dalle letture degli altri e farmi consigliare su un nuovo libro . Allo stesso modo sono rimasta colpita da Flickr: non sono una brava fotografa, ma le fotografie artistiche mi hanno sempre affascinato. Ho osservato le foto pubblicate, sono davvero belle! Penso di inserirlo tra i miei link preferiti, così ogni tanto dò un'occhiata. YouTube è ormai straconosciuto e strausato; Twitter lo associo troppo a Facebook, quindi al momento non mi interessa. Facebook è utile per mantenersi in contatto con gli amici; noi del Cubo 2009/2010 lo usiamo per scambiarci informazioni sulle lezioni, sugli esami, insomma su un pò tutto ciò che riguarda l'ambiente universitario. Ciò non toglie che sul suo uso occorre fare attenzione, ci scordiamo che i dati da noi stessi inseriti sono visibili da tutti e non è sempre un bello spettacolo (!), troppo spesso FB diventa la degradante vetrina per gente che vuole mettersi in mostra.